Lo stadio Olimpico di Roma apre i battenti per ospitare l’undicesima giornata del massimo campionato di calcio Italiano della Lazio, i biancocelesti vincono per 4-1 la sfida contro la Spal grazie alla doppietta di Immobile, al gol di Cataldi e quello di Parolo.

Da subito i capitolIni prendono in mano la partita con un ritmo molto alto, il 3/5/2 messo in campo da Inzaghi è molto dinamico, Patric prende il posto di Marusic, Cataldi sostituisce gli infortunati Leiva e Badelj, in avanti la coppia Caicedo Immobile.

Nei primissimi minuti di gara le aquile creano delle belle opportunità per scardinare subito la difesa estense ma prima Caicedo e poi Patric spediscono la palla fuori da buona posizione.

La Spal sugli sviluppi di un calcio di punizione si crea la sua palla gol con un tiro a giro di Antenucci sul quale Strakosha vola magistralmente e smanaccia in calcio d’angolo.

Lazio che è un fiume in piena e le geometrie di gioco aumentano di volume e precisione non appena Cataldi si ricorda di essere un grande centrocampista, al 26^ è proprio il romano centrocampista laziale a disegnare una parabola ad uscire da corner , il super bomber Ciro di volo ad impattare la palla con il destro e ad infilarla nell’angolino opposto della porta difesa da MIlinkovic, non Sergej ma Vanja.

Dura una manciata di secondi la gioia incontenibile della meravigliosa gente che ieri ha affollato festante lo stadio, Lazzari al 28^ s’invola con la palla al piede manco avesse le ali di Icarus sotto i piedi, Lulic non lo tiene e dal fondo mette in mezzo una palla tesa che Antenucci mette in rete indisturbato per i più facile dei gol.

La squadra di Inzaghi si rimette subito sotto a ricucire la tela, il baricentro si alza di una decina di metri e la Spal annaspa ad ogni affondo della Lazio.

Al 35^ Caicedo da dimostrazione di essere un grande giocatore facendo a spallate con tutta la difesa dei Ferraresi, con dei giochi di gambe di alta scuola , e di smisurata potenza fisica, si avvicina all’area di rigore Spallina scambiando la palla con Immobile rendendo una cosa difficile la più facile di tutte, il bomber Torrese lascia partire un tiro maligno che viene deviato quel tanto che basta per uccellare la seconda volta Milinkovic Vanja, ed è 2-1.

Il finale del primo tempo è segnato dalla mancata espulsione di Vicari che commette fallo da ultimo uomo su Immobile lanciatissimo a rete, stranamente, ma nemmeno più di tanto, l’arbitro Guida ignora il tutto non consentendo nemmeno l’intervento della Var , ma noi sappiamo bene che in caso di espulsioni mancate potrebbe intervenire, non ci abitueremo mai a queste “ sviste” sempre contro e mai a favore.

Ad inizio secondo tempo la Lazio prende il dominio della metà campo della squadra di Semplici, al 59^ dopo l’ennesimo pressing altissimo della squadra romana Cataldi s’impossessa della sfera e defilato dalla sinistra appena fuori dell’aria di rigore lascia partire una “suatta” che ha sibilato fendendo l’aria penetrando in porta squarciando la rete, e siamo 3-1.

In mezzo a tanta accademia laziale assistiamo all’ingresso in campo di Correa che sostituisce un applauditissImo Caicedo, ed al ritorno importantissimo di Lukaku che dopo mesi di indisponibilità torna a tritare la fascia sostituendo Lulic.

Correa si esibisce subito in un dribbling con inserimento palla al piede, il piatto forte della domenica, purtroppo non inquadra la porta spedendo alto il tiro.

Lazio mai doma sulle palle da recuperare, Parolo porta un pressing su Everton a 25 metri dalla porta, il centrocampista laziale gli sdradica la palla dai piedi e lascia partire un missile terra aria che esplode in rete, a questo punto match, partita e incontro.

Nonostante il risultato rotondo e meritato le aquile non concedono nulla alla Spal fino all’ultimo secondo , anzi dobbiamo annotare ancora un palo di Immobile che non gli ha permesso di portarsi il pallone a casa.

La Lazio trova immediato riscatto dopo la sconfitta contro l’Inter, questa squadra se motivata a dovere non ha paura di niente e di nessuno, un gioco perfetto contro gli estensi, con un centrocampo muscolare e tecnico bilanciato perfettamente.

Immobile coccolato da Caicedo continua ad essere implacabile e dimostra ancora una volta di essere il giocatore italiano più forte di tutti.

Vedere Cataldi in queste condizioni mi rallegra e mi lascia ben sperare, in questo momento Verratti potrebbe soltanto apprendere dal centrocampista laziale, la società non lo ha svenduto questa estate cercando di rivalutarlo con l’aiuto di Inzaghi, magari potrebbe tornare comodo anche a Mancini, perché vedendo bene i giocatori italiani bravi ci sono.

Continua la corsa a quella Champions che ci hanno rubato lo scorso anno, quando questa squadra gioca sembra quasi che balli il Rock, e la sua gente balla orgogliosa dagli spalti la gioia del calcio.

Giovedì c’è il primo match-ball per il pass

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